lunedì 28 ottobre 2013

La casa è un diritto!

Il comunicato degli occupanti:
"Siamo un gruppo di profughe-i e richiedenti asilo, ma più semplicemente siamo donne e uomini senza una casa, senza un tetto dove dormire la notte e ripararsi dal freddo. Perciò ieri sera, stanchi di aspettare, abbiamo deciso di occupare un stabile di proprietà ACEA sito in via Tor de Schiavi 99 ma dismesso da otto anni. Quello che abbiamo trovato al nostro arrivo sono stati calcinacci, erbacce, incuria ovunque. Fin da subito abbiamo iniziato a ripulire alla meglio qualche spazio per passarci la notte, e questo sarà il nostro principale lavoro anche per i prossimi giorni e settimane. Siamo donne e uomini di pace.
Ci presentiamo con i nostri problemi, ma non vogliamo crearne agli altri. Chiediamo perciò, a tutte e tutti le-gli abitanti del quartiere, di sostenerci e di sostenere quest'occupazione pacifica, che vuole soltanto restituire a Centocelle uno stabile che serva a qualcosa ed a qualcuna-o, che sia cioè utile alla collettività, che oltre ad diventare luogo di dimora sia anche spazio di socialità."
#occupyacea // #tordeschiavi

martedì 15 ottobre 2013

FelynX: Mappe aperte nella P.A.: partecipazione, bene comune, innovazione

FelynX: Mappe aperte nella P.A.: partecipazione, bene comune, innovazione: Settembre 2013, Circolo degli Artisti, Festambiente-Mondi Possibili, Roma Smart City. Un'incontro su "rigenerazione urbana e luoghi di cittadinanza, ipotesi di road map", a cura di Stati Generali dell’Innovazione e Urban Experience.
Non so come, ma finisco sempre per attestarmi l'ultimo intervento...Colgo nelle mappe uno dei tanti comuni denominatori delle tematiche che si sono intrecciate durante la giornata, tra l'urbanistica e la rigenerazione urbana, la partecipazione e la cittadinanza attiva.
...

mercoledì 9 ottobre 2013

Dal cemento al Bit. A Roma gli innovatori si incontrano

 
DAL CEMENTO AL BIT
Roma Digitale: gli innovatori capitolini si incontrano

Un incontro aperto a persone, associazioni, collettivi e network di Roma,
interessati ai temi del digitale e dell'innovazione,
per condividere azioni, idee e proposte,
promuovendo il cambiamento del modello di sviluppo della nostra città
e per l'istituzione di un'agenda digitale bottom-up.

Promotori:
Associazione Net Left > [http://www.netleft.eu]
#RomaPirata > [http://roma.partito-pirata.it]
(Associazione Partito Pirata per le Libertà Digitali)

Giovedì 17 ottobre 2013 /// H 18:00
via Assisi 117, Roma
c/o VISIVA, la città dell'immagine
[http://www.visiva.info]
Per raggiungere via Assisi con i mezzi pubblici:
Metro A Ponte Lungo
Bus 16 fermata Nocera Umbra - Narni

Evento FaceBook:
[https://www.facebook.com/events/598077946900268]

Banner:
[https://www.dropbox.com/s/ptndyiikbd2jt8l/cemento-bit-banner-osm.png]

Mappa:
[http://osm.org/go/xcXpgJ~Ea--?m=&way=204233171]

martedì 24 settembre 2013

Zulù dei 99 POSSE intervistato dai Pirati

Milano, 15 settembre 2013, Officina dei beni comuni.
Zulù alle telecamere del Partito Pirata: "Io all'inizio dicevo che ogni singola parola che scrivevo serviva a dare il mio contributo al cambiamento del mondo. Oggi, un po' più in piccolo, dico che ogni singola parola che scrivo, tanto per cominciare, mi salva la vita. Nel senso che io accumulo veleni. È l'unico modo per non essere distrutto da tutto quello che vivo, da tutto quello che assumo, da tutto quello che mi circonda, è scriverlo. Nel momento in cui lo scrivo, per quanto mi riguarda, l'ho trasformato in energia pulita, per cui mi definisco un depuratore, più che un artista o un musicista".

sabato 31 agosto 2013

Privacy: tutto quello che avreste voluto sapere...

31 agosto 2013, giornata mondiale della privacy contro PRISM, Tempora e altre tecniche di sorveglianza globale. Uno dei modi previsti per manifestare in questa giornata è quello di fare in-formazione.
Milioni di persone, aziende e governi sono esposti costantemente al rastrellamento di dati sensibili finalizzati al controllo, soprattutto attraverso social network, forum, blog, ma non solo.
Da questo ci si difende principalmente cifrando le comunicazioni e usando software e servizi non proprietari, a partire dal sistema operativo del proprio computer.
I sistemi Apple e Microsoft sono sistemi proprietari e chiusi, quindi non ispezionabili, e dunque non ci permettono di sapere come i nostri dati vengono trattati. Sono aziende che da sempre mirano al controllo dei propri utenti e quindi la scelta obbligata verte verso sistemi Linux based.
Ci sono distribuzioni per tutti i gusti, da quelle più adatte ad utenti inesperti a quelle per i più esigenti: Red Hat, Fedora, Debian, Gentoo, Slackware ecc... Oltre alle versioni live avviabili da CD o Usb drive, tra cui segnalo in particolare Tails che ha proprio come obiettivo la massima tutela della privacy.
Ci sono poi vari software per gli utilizzi più disparati. Ovviamente quelli che ci espongono maggiormente sono quelli finalizzati alla navigazione in rete, i browser.
Anche qui ovviamente scartati i software proprietari (Microsoft Explorer, Safari) e previlegiati software che permettono la navigazione anonima come Tor Browse o Firefox.
In aiuto ci vengono anche alcui add-on grazie ai quali è possibile bloccare gli annunci pubblicitari o criptare le trasmissioni: Adblock Edge, Disconnect, HTTPS Everywhere, CryptoCat, Mailvelope.
E in rapida carellata, per categorie di software o servizi cloud, i più consigliati...
Motori di ricerca: DuckDuckGo, MetaGer
Mappe: OpenStreetMap
Servizi Email: Autistici/Inventati, Riseup
Protezione Email: PGP (APD per Android)
Client Email: Mozilla Thunderbird (con estensioni PGP), K-9 Mail (per Android con supporto PGP)
Chat: Pidgin, TorChat, BitlBee (Gibberbot, TextSecure, Xabber per Android)
Videoconferenza, VoIP: Mumble (CSipSimple e RedPhone per Android)
Social network: Diaspora, Movim, Pump.io
Cloud storage: Git-annex assistant, OwnCloud
Scrittura collaborativa: Etherpad, Ethercalc
Pubblicazione: Noblog.org, MediaCrush
Transazioni economiche: Bitcoin

Tante sono le soluzioni, i servizi web e i software per la predisposizione di server web sicuri.
Un sito per tutti, completo di tutte le informazioni necessarie e sempre aggiornato è
PRISM ⚡ Break: https://prism-break.org/

giovedì 22 agosto 2013

Aaron Swartz. Il manifesto dell’Accesso Libero

Guerrilla Open Access Manifesto
[Italiano]

L’informazione è potere. Ma come con ogni tipo di potere, ci sono quelli che se ne vogliono impadronire. L’intero patrimonio scientifico e culturale, pubblicato nel corso dei secoli in libri e riviste, è sempre più digitalizzato e tenuto sotto chiave da una manciata di società private. Vuoi leggere le riviste con i più famosi risultati scientifici? Dovrai pagare enormi somme a editori come Reed Elsevier.

C’è chi lotta per cambiare tutto questo. Il movimento Open Access ha combattuto valorosamente perché gli scienziati non cedano i loro diritti d’autore ma pubblichino invece su Internet, a condizioni che consentano l’accesso a tutti. Ma anche nella migliore delle ipotesi, il loro lavoro varrà solo per le cose pubblicate in futuro. Tutto ciò che è stato pubblicato fino ad oggi sarà perduto.

Questo è un prezzo troppo alto da pagare. Forzare i ricercatori a pagare per leggere il lavoro dei loro colleghi? Scannerizzare intere biblioteche, ma consentire solo alla gente che lavora per Google di leggerne i libri? Fornire articoli scientifici alle università di élite del Primo Mondo, ma non ai bambini del Resto del Mondo? È oltraggioso e inaccettabile.

“Sono d’accordo,” dicono in molti, “ma cosa possiamo fare? Le società detengono i diritti d’autore, guadagnano enormi somme di denaro, facendo pagare l’accesso, ed è tutto perfettamente legale — non c’è niente che possiamo fare per fermarli”. Ma qualcosa che possiamo fare c’è, qualcosa che è già stato fatto: possiamo contrattaccare.

Tutti voi che avete accesso a queste risorse, studenti, bibliotecari, scienziati, avete ricevuto un privilegio. Potete nutrirvi al banchetto della conoscenza mentre il resto del mondo rimane chiuso fuori. Ma non dovete — anzi, moralmente, non potete — conservare questo privilegio solo per voi. Avete il dovere di condividerlo con il mondo. E lo avete fatto: vi siete scambiati le password con i colleghi, avete scaricato gli articoli richiesti per gli amici.

Intanto coloro che sono stati chiusi fuori non sono stati a guardare. Vi siete intrufolati attraverso i buchi, e scavalcato recinzioni, liberando le informazioni che gli editori hanno chiuso, e le condividete con i vostri amici.

Ma tutte queste azioni avvengono nella clandestinità, al buio e nascosti. Sono chiamate “furto” o “pirateria”, come se condividere conoscenza fosse l’equivalente morale di saccheggiare una nave e assassinarne l’equipaggio, ma condividere non è immorale — è un imperativo morale. Solo chi fosse accecato dall’avidità rifiuterebbe di concedere una copia a un amico.

Le grandi multinazionali, ovviamente, sono accecate dall’avidità. Le stesse leggi a cui sono sottoposte lo richiedono — se così non fosse i loro azionisti si rivolterebbero. E i politici, corrotti dalle grandi aziende, le supportano approvando leggi che danno loro il potere esclusivo di decidere chi può fare copie.

Non c’è giustizia nel rispettare leggi ingiuste. È tempo di uscire allo scoperto e, nella grande tradizione della disobbedienza civile, dichiarare la nostra opposizione a questo furto privato della cultura pubblica.

Dobbiamo acquisire le informazioni, ovunque siano archiviate, farne copie e condividerle con il mondo. Dobbiamo prendere ciò che è fuori dal diritto d’autore e caricarlo sull’archive del web. Dobbiamo acquistare banche dati segrete e metterle sul web. Dobbiamo scaricare riviste scientifiche e caricarle sul web in file-sharing. Dobbiamo lottare per un Guerrilla Open Access.

Se in tutto il mondo saremo abbastanza, non solo manderemo un forte messaggio contro la privatizzazione della conoscenza, ma la renderemo un ricordo del passato.

Vuoi essere dei nostri?

Aaron Swartz
Luglio 2008, Eremo, Italia


Guerrilla Open Access Manifesto
[Inglese]

Information is power. But like all power, there are those who want to keep it for themselves. The world’s entire scientific and cultural heritage, published over centuries in books and journals, is increasingly being digitized and locked up by a handful of private corporations. Want to read the papers featuring the most famous results of the sciences? You’ll need to send enormous amounts to publishers like Reed Elsevier.

There are those struggling to change this. The Open Access Movement has fought valiantly to ensure that scientists do not sign their copyrights away but instead ensure their work is published on the Internet, under terms that allow anyone to access it. But even under the best scenarios, their work will only apply to things published in the future. Everything up until now will have been lost.

That is too high a price to pay. Forcing academics to pay money to read the work of their colleagues? Scanning entire libraries but only allowing the folks at Google to read them? Providing scientific articles to those at elite universities in the First World, but not to children in the Global South? It’s outrageous and unacceptable.

“I agree,” many say, “but what can we do? The companies hold the copyrights, they make enormous amounts of money by charging for access, and it’s perfectly legal — there’s nothing we can do to stop them.” But there is something we can, something that’s already being done: we can fight back.

Those with access to these resources — students, librarians, scientists — you have been given a privilege. You get to feed at this banquet of knowledge while the rest of the world is locked out. But you need not — indeed, morally, you cannot — keep this privilege for yourselves. You have a duty to share it with the world. And you have: trading passwords with colleagues, filling download requests for friends.

Meanwhile, those who have been locked out are not standing idly by. You have been sneaking through holes and climbing over fences, liberating the information locked up by the publishers and sharing them with your friends.

But all of this action goes on in the dark, hidden underground. It’s called stealing or piracy, as if sharing a wealth of knowledge were the moral equivalent of plundering a ship and murdering its crew. But sharing isn’t immoral — it’s a moral imperative. Only those blinded by greed would refuse to let a friend make a copy.

Large corporations, of course, are blinded by greed. The laws under which they operate require it — their shareholders would revolt at anything less. And the politicians they have bought off back them, passing laws giving them the exclusive power to decide who can make copies.

There is no justice in following unjust laws. It’s time to come into the light and, in the grand tradition of civil disobedience, declare our opposition to this private theft of public culture.

We need to take information, wherever it is stored, make our copies and share them with the world. We need to take stuff that’s out of copyright and add it to the archive. We need to buy secret databases and put them on the Web. We need to download scientific journals and upload them to file sharing networks. We need to fight for Guerilla Open Access.

With enough of us, around the world, we’ll not just send a strong message opposing the privatization of knowledge — we’ll make it a thing of the past. Will you join us?

Aaron Swartz
July 2008, Eremo, Italy

lunedì 12 agosto 2013

Chiare trasparenze

In seguito ad una serie di richieste di chiarimenti sull'Art. 14 del Dlgs 33/2013 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) la Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle Amministrazioni Pubbliche (CiVIT), con Delibera 65/2013 del 31 luglio 2013 ha tirato in ballo la Legge 441 del 1982, chiaramente incompatibile con la vigente disciplina, secondo cui l'obbligo di pubblicazione concernente i componenti degli organi politici è dovuto solo in comuni superiori a 15.000 abitanti... perché?

martedì 11 giugno 2013

Sindaco... Pubblica l'acqua!

12 giugno 2013, secondo compleanno della vittoria referendaria contro la privatizzazione del servizio idrico oltre che dei servizi pubblici.
I voti a favore in quel caso a Roma furono 1.234.000, quasi il doppio dei voti che hanno consegnato a Ignazio Marino la vittoria nel ballottaggio per la carica di sindaco.

Per facilitare il lavoro del nuovo sindaco, il coordinamento romano acqua pubblica ha elaborato una proposta di ripubblicizzazione del ramo idrico di Acea, che dimostra, bilanci alla mano, come un provvedimento del genere non sia solo giusto, ma necessario, urgente e praticabile. Lo studio realizzato mette infatti in luce il perverso meccanismo per cui gli utili della gestione dell'acqua vengono interamente assorbiti dalla multinazionale Acea, di cui Acea Ato2 SpA è una controllata, causando il cronico indebitamento di quest'ultima. Intanto gli investimenti programmati non vengono realizzati, la qualità del servizio scende, mentre crescono le tariffe e i dividendi degli azionisti: circa 64 milioni di euro nel 2012.


Testo della proposta per la ripublicizzazione del ramo idrico di ACEA a cura del Coordinamento Romano Acqua Pubblica: documento PDF

Il prossimo appuntamento del Coordinamento Romano Acqua Pubblica sarà marcoledì 12 giugno 2013 in Piazza San Cosimato dalle ore 18. Incontro pubblico con la partecipazione di Stefano Rodotà.
Evento "Roma - Buon compleanno referendum": Sito Web - Evento Facebook

sabato 11 maggio 2013

Giorgiana vive!

Giorgiana Masi
Domani, 12 maggio, il Movimento per la Vita sfilerà per le strade della città di Roma.
Una marcia che il Campidoglio ha camuffato, nella comunicazione data alla Questura, da evento sportivo, ponendo solo un problema di viabilità e richiedendo la semplice presenza della Polizia Municipale e di transenne per delineare il percorso.
Con questa richiesta è stata deliberatamente oscurata la presenza di formazioni fasciste come Forza Nuova, Militia Christi e altre organizzazioni di destra o di fanatici religiosi.
Sappiamo bene invece che la Marcia per la Vita non ha nulla di sportivo.

Al tempo stesso ai collettivi e movimenti delle donne romane che chiedevano una manifestazione per ricordare l'omicidio di Giorgiana Masi e difendere le donne e la loro libertà è stato vietato dalla Questura persino un sit-in a piazza Campo dei Fiori, luogo simbolo della laicità, adottando così ancora una volta in questa città due pesi e due misure.

Il 12 maggio quindi come coalizione per Sandro Medici sindaco abbiamo deciso di scendere in piazza ugualmente non solo per denunciare l'applicazione a proprio piacimento del Protocollo sui cortei da parte del sindaco Gianni Alemanno, ma per ribadire il diritto a manifestare, difendere la libertà delle donne e dare voce a chi su divorzio, aborto e diritti non vuole un ritorno al passato.

L'appuntamento e' per le ore 9 in piazza Campo de' Fiori.

"Trovo legittimo rivendicare il diritto di parola e di manifestare che esprimono i movimenti delle donne - dichiara Sandro Medici, candidato sindaco di Roma - e non ritengo sia utile drammatizzare una contestazione all'ex presidente della Regione Lazio Renata Polverini che per altro si è distinta per aver promosso politiche contro l'aborto e i diritti delle donne: una drammatizzazione che rischia di esasperare il clima elettorale".

Repubblica romana, Sinistra per Roma, #RomaPirata

“Il clima reazionario e di repressione che Alemanno ha restaurato negli anni della sua amministrazione non deve potersi riconfermare alle prossime elezioni. Il Partito Pirata partecipa a fianco di tutte le donne che vogliono rivendicare il diritto a manifestare per non dimenticare Giorgiana e per affermare il diritto al libero arbitrio”, dichiarano i candidati della lista #RomaPirata.

sabato 4 maggio 2013

Il Partito Pirata e la difesa della libertà in Rete

No al bavaglio
È inaccettabile che la rete venga usata per diffamazioni, sessismi e come canale per qualsiasi altra espressione di violenza e autoritarismo, ma il Partito Pirata Italiano non ammette l’idea che si preferisca imbavagliare la Rete piuttosto che ristabilire un pieno Stato di Diritto.

Italia, 4 maggio 2013.
Alla luce delle sconcertanti dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dalla seconda e dalla terza carica dello Stato, il Partito Pirata Italiano vuole richiamare l'attenzione degli italiani sulla reale posta in gioco in caso di eventuali provvedimenti legislativi di regolamentazione del Web: la nostra libertà.

L'attuale governo, formatosi in totale dispregio della volontà espressa dal voto dei cittadini, insieme alle più alte cariche istituzionali, preparano il terreno per leggi liberticide e censorie additando all'opinione pubblica i nemici da combattere: il Web e la libertà di espressione di ognuno.

Dalle parole dei presidenti del Senato e della Camera emerge chiara l'intenzione di attribuire la violenza che caratterizza la nostra società, e in particolare quella rivolta contro le donne, a quel medium di comunicazione che rappresenta l'ultima possibilità di fruizione di uno spazio di libertà per milioni di individui schiacciati dall'arroganza di potentati economici, comitati del malaffare e governi falsamente democratici.

Il Partito Pirata si oppone e si opporrà ad ogni tentativo di criminalizzare Internet e ad ogni tentativo di restringere la libertà e i diritti dei cittadini della Rete.

Sono in atto le prime avvisaglie di una battaglia che non avremo nessuna paura a combattere insieme al Movimento Pirata Internazionale; non indietreggeremo di fronte alle minacce, difenderemo con ogni mezzo la libertà di comunicare in Rete e impediremo la realizzazione di un disegno che vedrebbe l'Italia emulare gli “esemplari modelli” cinese, russo, siriano e di altri paesi autoritari.

Questo documento è stato approvato democraticamente dall'Assemblea Permanente del Partito Pirata.

mercoledì 3 aprile 2013

Il Partito Pirata alle amministrative di Roma Capitale

Conferenza stampa #RomaPirata
Il Partito Pirata Italiano organizza per venerdì 5 aprile 2013 una conferenza stampa per presentare la lista #RomaPirata e il suo candidato incandidabile JoJo per le amministrative di Roma a sostegno della lista Repubblica Romana di Sandro Medici.

Dopo la Svezia, dopo i successi di Berlino e degli altri land tedeschi, dopo l’affermazione nella repubblica ceca e quelle probabili alle quali assisteremo prossimamente in Islanda e Croazia, i pirati hanno deciso di correre in una competizione elettorale anche in Italia e lo faranno a Roma per l'elezione del Sindaco di Roma.

La conferenza stampa sarà l’occasione per presentare il candidato sindaco dei pirati e raccontare la storia della lista #RomaPirata che nasce dal confronto con alcuni movimenti sociali della città. Il programma di governo della Capitale è il frutto di questa collaborazione ed è stato approntato tramite l'adozione di un’istanza di Liquid Feedback predisposta dal Partito Pirata Italiano.

Per affermare anche a Roma il progetto di una democrazia partecipata, per descrivere le proposte per una città solidale ed equa, per una città senza speculazione. Per una città senza brevetti, il Partito Pirata Italiano invita la stampa a:

INCONTRO CON I CANDIDATI SINDACO DEL PARTITO PIRATA
Venerdì 5 aprile 2013 - alle ore 15:00
c/o Comitato Civico "Repubblica Romana"
Via Ostiense 2 - Roma

Partecipano:
JOJO...CHE? candidato incandidabile del Partito Pirata Italiano
FABIO REINHARDT, parlamentare del Piratenpartei di Berlino
I CANDIDATI DELLA LISTA #ROMAPIRATA
SANDRO MEDICI, candidato Sindaco per la Lista Repubblica Romana

---
Il Partito Pirata Italiano nasce nel 2006 per volontà di un gruppo di attivisti iscritti alla mailing list “no1984.org”. Alla notizia del successo del sito creato da Rick Falkvinge per difendere The PirateBay, e della sua volontà di presentare alle elezioni d’autunno in Svezia il Piratpartiet appena fondato, cinque frequentatori della lista no1984 decidono di dar vita anche in Italia a un partito Pirata Italiano. Il 16 settembre 2006 un atto costitutivo sancisce la fondazione del Partito Pirata che nel 2010 entra nel Pirate Parties International, l’Internazionale dei Partiti Pirata. Il 18 dicembre 2011 viene approvato lo statuto che pone la democrazia diretta e l’Assemblea Permanente alla base del funzionamento pratico e politico del Partito. Nel marzo 2012 il PP-IT adotta il software Liquid Feedback, lo stesso utilizzato dal Piratenpartei tedesco, attraverso il quale i pirati certificati partecipano direttamente a tutti i processi deliberativi riguardanti il Partito.

info[at]partito-pirata.it /// romapirata[at]jojoche.net
www.partito-pirata.it /// www.piratiroma.org /// www.facebook.com/lista.romapirata

venerdì 8 marzo 2013

L'80% dei precari di Roma Capitale è donna!

Le donne precarie di Roma Capitale

"Oggi 8 marzo alle 12.00 le donne precarie di Roma Capitale hanno partecipato al saluto istituzionale e all'augurio che il Sindaco Gianni Alemanno ha voluto, in occasione della festa della Donna rappresentando però, che più degli auguri e delle mimose, a loro spetta un lavoro stabile.

Si tratta di una rappresentanza dei 180 precari storici, di cui l'80% donne, che da anche 10 anni lavorano con contratti a tempo determinato e che ricoprono diversi profili professionali: architetti, ingegneri, istruttori e funzionari tecnici/amministrativi, psicologi, assistenti sociali ecc.

Da anni aspettano che l'Amministrazione affronti seriamente il percorso per la loro stabilizzazione e temono, visti i recenti e molto discussi accordi tra Amministrazione e sindacati, che, agli sgoccioli del mandato del Sindaco, venga bandito un concorso a tempo determinato che non risolverebbe la loro situazione precaria ma anzi, alimenterebbe ulteriormente il precariato.

Il Sindaco si è impegnato ad incontrarle di nuovo martedì 12 marzo per discutere di soluzioni condivise, ed ha espresso il proposito di risolvere definitivamente il problema del precariato storico all'interno di ROMA CAPITALE."

Le donne precarie di Roma Capitale

Le donne precarie di Roma Capitale

martedì 26 febbraio 2013

Pijamose er Campidoglio, come Sindaco VOTA Jojo

PiJamose er Campidoglio!


VENERDÌ 1 MARZO ORE 16.00 Piazza del Campidoglio

Apertura campagna elettorale del vostro candidato incandidabile

Bella, sono Jojo,
mi chiamo Josef Yemane Tewelde e sono nato a Roma.
I miei genitori, evidentemente dal nome, non sono italiani.
Io mi definisco un africano di Roma ed ho origini eritree.
Con il centro sociale  Sans Papiers, S.Cu.P., Radiosonar e il Partito Pirata lanciamo la mia candidatura a Sindaco di Roma appunto, cercando di aver rinnovato sempre il permesso di soggiorno, non si sa mai...

Questo breve testo è il meglio che sono riuscito a scrivere e ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato. Non stiamo comodi nei canotti e gommoni su cui ci disegnate, chi di noi è riuscito a venire co'sti strumenti di vessazione e mezzi di fortuna, perchè di fortuna si tratta riuscire ad arrivare vivo, merita rispetto e pari dignità.
La politica dei partiti è responsabile di aver inserito un meccanismo di razzismo istituzionale a partire dalle derive securitarie inserite nel testo unico sull'immigrazione, vedi Bossi-Fni e pacchetto sicurezza. Non siamo un problema di ordine pubblico, la storia è più complessa.
Si potrebbe partire da Enea (venuto dall'odierna Turchia) passando per gli italiani all'estero, fino agli italiani col permesso de soggiorno rilasciato dalla questura dopo il controllo delle impronte digitali!
Con gommoni e canotti arriviamo fino in Campidoglio il 1° marzo, giornata nazionale dello sciopero migrante, dopo anche le ultime rivolte all'interno dei CIE (centri di identificazione ed espulsione=lagher).

La nostra voce deve essere presente perchè siamo nella comunità, anche se ci chiamate extracomunitari, e lottiamo per cambiarla anche se non possiamo votare. Jojo sindaco nasce da questo.
La mia candidatura, vuole provocare una realtà che deve fare i conti con tutti noi a partire da chi non ha voce.

Basta CIE! Basta repressione! Basta rimpatri coatti!

VOTA JOJO

Pagina FB: www.facebook.com/jojoche.sindaco
Evento FB: www.facebook.com/events/425701270847540
Ogni martedi alle 13:00 su www.radiosonar.net

domenica 24 febbraio 2013

Incontri Pirata a Roma

Il gruppo locale del Partito Pirata di Centocelle (Roma) si incontra con il gruppo Romano tutti i giovedì (+ o -) h 21:00 al c.s.o.a. Sans Papiers, in viale Carlo Felice 69b (vicino Piazza San Giovanni).
Evento Facebook: www.facebook.com/events/155326417959121/

Incontri Pirata a Roma

sabato 23 febbraio 2013

Elezioni Politiche 2013: votare? Partecipare per cambiare!


I Movimenti interplanetari degli ultimi decenni hanno riempito le piazze di tutto il mondo.
C'è un fil rouge che ne segna la continuità: il 99% del pianeta non ne può più di quell'1% che determina ogni scelta politica ed economica a scapito dell'intero globo.
Il default democratico accompagna quello economico. Da questa crisi mondiale non se ne uscirà se affideremo le nostre sorti a chi ha procurato la 'malattia'.
In Italia il sistema dominante, arroccato su se stesso, ha difeso ad oltranza le rendite di posizione. L'ultimo assalto alla Democrazia ha riguardato l'ennesima assenza di riforma ad una legge elettorale che mira, palesemente, a conservare l'esistente.
Alle forze politiche che si apprestavano, dal basso, a concorrere in occasione delle Elezioni Politiche 2013, è stata riservata una vera e propria corsa ad ostacoli con provvedimenti di legge votati solo pochi giorni prima della presentazione delle liste.
La più squallida delle campagne elettorali della storia repubblicana ci persuade, una volta in più, che i signori della Seconda Repubblica - buona parte dei quali riciclatisi dietro presunti volti 'nuovi' - sono tutt'altro che disposti ad arrendersi dietro il totale fallimento di questi decenni.
Siamo profondamente preoccupati dalle nuove oscure alchimie 'tattico-strategiche' per conservare questo Potere che genera povertà crescente e restrizioni di ogni libertà.
Il Partito Pirata ritiene imprescindibile l'intervento diretto nella vita politica del paese e considera del tutto insufficiente il costante richiamo alla partecipazione democratica esclusivamente nel momento del voto.
Con la sconfitta della 'vecchia politica' muore con essa l'idea della 'rappresentabilità' delle grandi piaghe mondiali. È necessario rivoluzionare la convinzione per cui il leader e le sue dirette emanazioni possano essere la panacea di ogni male, nè i vecchi sistemi di 'alleanze partitiche' - con i loro malcelati compromessi - si riveleranno salvifici.
Con l'avvento dell'era della Democrazia Liquida, con tutti i limiti di un'esperienza ancora agli albori, le donne e gli uomini, nelle loro soggettività, saranno posti al centro dei progetti politici.
Una testa, un voto: sempre.
Ancora una volta invitiamo tutte e tutti a salire a bordo, a partire dai più giovani -le principali vittime della sottrazione di futuro- per muovere, assieme, la travolgente ondata rivoluzionaria.
L'Assemblea Permanente del Partito Pirata.

Questo documento è stato approvato democraticamente dall'Assemblea Permanente del Partito Pirata.

martedì 5 febbraio 2013

Un pirata della prima ora alle regionali

Arturo Di Corinto - Un Pirata in Regione

Il sostegno del Partito Pirata alla candidatura di Arturo di Corinto è un atto naturale. Va innanzitutto oltre le comuni battaglie sostenute negli ultimi anni: quella sul wi-fi libero e su ACTA, tanto per citarne due, perché Arturo era un pirata già prima che il partito fosse fondato. Il sostegno ad Arturo va dato per via di quel che ha costruito in questi anni, anche insieme ai Centri Sociali e all'Area Antagonista: basti pensare a Forthnet. Un'esperienza di condivisione, prima di tutto, nata e cresciuta all'interno del Forte Prenestino, che è stato uno dei primi tentativi di rete libera, realizzata quasi esclusivamente con materiale di scarto - trashware. E allora le sue esperienze di docenza alla Sapienza di Roma, e all'Accademia di Massa Carrara vanno decisamente in secondo piano, perché Arturo non è solo un giornalista, un docente, uno psicologo cognitivo... Arturo è un pirata.

Questo documento è stato approvato democraticamente dall'Assemblea Permanente del Partito Pirata.

venerdì 1 febbraio 2013

Trattato di messa al bando dell'heavy fuel oil

L'attuale implementazione della globalizzazione non tiene conto dei problemi ambientali che causa il suo abuso di trasporti marittimi, usando heavy fuel oil per carburante. Tale residuo denso della distillazione petrolifera è altamente inquinante: quindici navi da trasporto sono sufficienti per infestare il mare e l'atmosfera con altrettanta anidride solforosa quanto l'intera flotta mondiale di automobili. I Pirati promuovono un trattato internazionale che metta progressivamente al bando l'olio pesante come combustibile, cominciando dal consumo nelle centrali nel nostro paese.

Questo documento è stato approvato democraticamente dall'Assemblea Permanente del Partito Pirata.